Giancarlo Brasca

Storia di un grande Mezzaghese
Pro Loco Mezzago

Giancarlo Brasca, un laico per il Vangelo

Giancarlo Brasca (1920-1979) è definito dallo studioso Sergio De La Pierre come la personalità più importante a cui Mezzago abbia dato i natali nel XX secolo.

Egli nacque a Mezzago il 10 agosto 1920 ma si traferì ben presto a Milano con la famiglia, laureandosi nel 1942 in “Lettere e Filosofia” presso l’Università Cattolica. La stessa Università diede a Giancarlo, subito dopo la laurea, il posto da bibliotecario. La sua carriera in Cattolica lo portò al vertice dell’amministrazione Dell’Ateneo. Svolse il servizio militare e contemporaneamente attività antifascista.

Dal 1940 era iscritto all’Azione Cattolica, fino a diventarne presidente diocesano nel 1958. Fece carriera anche in ambito universitario e nell’Istituto secolare dei missionari della regalità di Cristo. Grazie ai contatti con il mondo cattolico, il baricentro della sua attività si spostò sempre più verso Roma, occupandosi fra le altre mansioni dei rapporti con le Chiese nei paesi dell’est, occasione che gli permise di stringere una forte amicizia con l’allora arcivescovo Karol Wojtyla.

 

La grande attenzione di Brasca per le faccende sociali (soprattutto per i poveri e per i giovani tossicodipendenti) farà sì che dopo la morte numerose iniziative in questo ambito siano portate avanti in suo nome. Per riassumere la sua figura, De La Pierre parla di un’unione fra fede profonda, al limite del misticismo, e un perenne “stare al mondo” con un’etica del servizio verso gli umili.

Gran parte della vita di Brasca si svolse quindi lontano da Mezzago (vi tornò solo saltuariamente in occasione delle feste con la sorella Giuseppina) ma e alla sua morte gli verrà dedicata una lapide presso la grande corte in Via Concordia 41 e nel 2000 verrà fondata un’associazione chiamata Centro Culturale Giancarlo Brasca.
Nel progetto del Centro Culturale risalta l’intenzione di dedicarsi a un intenso rapporto con la comunità parrocchiale e con l’intera società civile e con i giovani in particolare. Fra gli obiettivi vi è la valorizzazione del patrimonio culturale cristiano, il dialogo con la cultura contemporanea per capire le radici dello scetticismo nei confronti della comunità cristiana e un’attenzione particolare al mondo della scuola, tramite l’organizzazione di iniziative culturali e l’allestimento di una Biblioteca Parrocchiale.

In relazione alla figura di Brasca non si può poi tralasciare l’Associazione la Vecchia Canonica e Villa Brasca, una comunità che ha occupato Villa Brasca (offerta in comodato d’uso dalla famiglia Brasca) e la Vecchia Canonica messa a disposizione dalla Parrocchia. La presentazione del progetto è avvenuta nella sala Mons. Gerardi Conedera della biblioteca nel 2005 e l’inaugurazione della nuova ristrutturata Villa Brasca è avvenuta durante il Maggio Mezzaghese del 2009. L’associazione è aconfessionale ma l’impronta religiosa resta comunque assai forte, dato che l’esperienza ha la sua matrice nel condominio solidale di Villapizzone, nato dall’idea di una comunità di Gesuiti negli anni Settanta. Si tratta di una fitta rete di famiglie legate tra loro da principi solidi ma declinati in modo da rifuggire da ogni dogmatismo, per cui sono fondamentali la centralità della famiglia e l’apertura alla condivisione con altre famiglie.

Giardino Brasca

Il giardino Brasca è una nuova area verde inaugurata nel 2018 sita di fronte alla Villa dei Brasca.

Citiamo il discorso dell’allora sindaco Giorgio Monti il giorno dell’inaugurazione “Bisogna pensare che la Villa Brasca in passato aveva funzione di orto, di frutteto e proprio per questo motivo ci è sembrato naturale prevedere che venissero piantati degli alberi da frutto in quest’area, per ricostruire quella che era la funzione originaria ma calandola anche in quelle che sono le esigenze di un’apertura al pubblico. Oggi iniziamo a piantare alcuni alberi da frutto perché poi, in futuro, potremmo così godere di essi che servono e sono di tutti. Per godere dei frutti bisogna, però, prendersi cura delle piante e di tutto questo spazio rispettandolo. Quest’area può essere utilizzata naturalmente per giocare, riposare se, per esempio, una persona si vuole sedere o fare merenda dopo che si è stati a scuola ma bisogna fare tutto questo sempre nel rispetto delle piante e di tutto ciò che è presente in quest’area”.

Tutti gli alberi presenti nel giardino sono stati piantumati dagli alunni della prima elementare con l’aiuto dei colleghi più grandi della quinta.