Materie 250pxPro Loco Mezzago e Heart-Pulsazioni Culturali in collaborazione con Comune e Biblioteca Civica di Mezzago Vi invitano a visitare la sesta e ultima tappa della mostra fotografica

Sguardi sulla materia
Lo sguardo di sette fotografi per raccontare la materia attraverso i loro obiettivi.

dal 17 Giugno al 17 Luglio presso La Biblioteca di Mezzago
orari di apertura: martedì e sabato 9,30 / 12,30 – 14,00 / 19,00
mercoledì, giovedì e venerdì 14,00 / 19,00

Un progetto di Simona Bartolena realizzato dall’associzione Heart, curatela della mostra: Piera Biffi e Enrico Giudicianni

 

Pro Loco Mezzago è orgogliosa di proseguire la propria collaborazione con Associazione Heart di Vimercate, in questo ennesimo progetto di riflessione sui linguaggi dell’arte che ha visto coinvolti numerosi Comuni del territorio, con dieci mostre e decine di conferenze ed eventi a tema. Protagonisti, questa volta, sono i materiali dell’arte: quelli tradizionali – quali il legno, il marmo, la terracotta e il bronzo – e quelli più innovativi – come la plastica o il ferro.

CCatalogo200ome era avvenuto per Colori, accompagna il progetto Materie una mostra fotografica.
Alla percezione tattile delle opere protagoniste delle nove mostre a tema si sostituisce il senso della vista, lo sguardo. Se quella del colore e delle sue potenzialità è una tematica su cui un fotografo è, in un certo senso, ben abituato a riflettere, ritrarre la materia e renderne la natura e il carattere attraverso un’immagine è impresa più complessa, quantomeno non tanto usuale. A questa sfida sono stati chiamati sette fotografi dalle personalità ben definite, selezionati proprio in virtù del linguaggio e dell’estetica della loro ricerca.
La mostra è stata curata da Piera Biffi ed Enrico Giudicianni, che hanno voluto anche mettersi in gioco personalmente, affrontando loro stessi due materiali: rispettivamente il gesso e il ferro.
Se Piera Biffi ha giocato brillantemente con il concetto di bassorilievo, trasformando un frontone classico in un ironico ed efficace divertissement fotografico, Enrico Giudicianni ha scelto gli spigoli del metallo, indagando il rapporto tra ferro e corpo, in scatti ruvidi, cupi, stampati su lastre arrugginite dalla forte valenza tattile.
Con loro hanno scelto altri cinque fotografi: tutti professionisti che interpretano la fotografia come strumento per esprimersi artisticamente, fuori dai canoni e dai cliché predefiniti.
La materia narrata dallo sguardo si fa, attraverso i loro obiettivi, quasi tangibile, straordinariamenteespressiva. Ecco la terra di Francesca della Toffola, giovane fotografa di grande talento, impegnata in un racconto che parte dal sé, dal proprio corpo, dalla propria identità. Sempre la figura, ma questa volta in dialogo con il legno è invece protagonista del lavoro di Beatrice Pavasin. Le nodose cortecce e le radici degli alberi si fondono con i corpi, a formare creature biomorfe, cariche di suggestioni. Parte dalla natura e raggiunge l’astrazione la pietra di Raffaele Bonuomo, nelle sue fotografie dal tratto inciso, in cui la materia è colta nel dettaglio più ravvicinato, con esiti stranianti. Scelgono la via della sperimentazione Virgilio Fidanza e Luigi Erba, per la carta e il ghiaccio. Fidanza ha fatto un’incursione nella storia della tecnica fotografica, producendo dei Rayopixel. L’artista stesso ci spiega come il Rayopixel sia “un gesto trasversale, un frullatore visivo iscritto nel mondo circolare dell’immagine, alla quale ritorna con forma che trascendendo l’impronta dei materiali li arricchisce di senso”.
Luigi Erba, invece, indiscusso maestro dell’obiettivo, con una ricerca da sempre impegnata in una personalissima rivisitazione del concetto stesso di scatto fotografico, immobilizza la materia in visioni sospese tra sogno e realtà, che giocano con il tempo e con l’oggetto, realizzando strutture tridimensionali che paiono voler superare il concetto stesso di immagine fotografica; un cortocircuito ideale in un progetto come questo: uno straordinario ponte tra la materia toccata e quella guardata.